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Mourinho, José.

Allenatore di Calcio portoghese. Figlio di un ex calciatore, ebbe in gioventù mediocri esperienze da giocatore professionista, nel ruolo di difensore. A Lisbona studiò per diventare professore di ginnastica prima, e allenatore di Calcio poi. Esordì come allenatore con le giovanili del Vitoria Setubal, la squadra in cui aveva militato il padre. Quindi si trasferì in Scozia per conseguire il patentino di tecnico Uefa. Nel 1992 affiancò Bobby Robson sulla panchina dello Sporting Lisbona, iniziando a redigere un taccuino su cui sono riportati relazioni e rapporti dettagliati di tutte le sedute di allenamento. Nel 1996 Robson si trasferì al Barcellona e M. lo seguì per supportarlo come interprete. Allorché Robson si trasferì al PSV Eindhoven, l'estate successiva Mourinho decise di rimanere nel prestigioso club catalano con l'incarico di allenatore della sezione giovanile. Nel 2000 lasciò Barcellona per passare alla guida del Benefica, con il quale ottenne buoni risultati. Per incomprensioni con la presidenza, l'anno successivo M. scelse di trasferirsi sulla panchina del Leiria, altra squadra lusitana. Nel 2002 venne ingaggiato dal Porto, con il quale conquistò subito il campionato portoghese, la coppa di Portogallo e la Coppa UEFA. Nel 2004, sempre con il Porto, riconquistò lo scudetto e vinse a sorpresa la prestigiosa Champions League. Nello stesso anno, dopo le ennesime incomprensioni con la sua società, si trasferì in Inghilterra sulla panchina del Chelsea del magnate russo Roman Abramovich. Con i "Blues" di Londra conquistò due campionati inglesi (2005 e 2006) e una coppa di Lega (2005). Nello stesso biennio venne eletto dall'IFFHS (l'Istituto Internazionale di Storia e Statistica del Calcio) "miglior allenatore del mondo". Nella stagione 2006-2007 il Chelsea vinse la FA Cup contro il Manchester e la Carling Cup (Coppa di Lega) contro l'Arsenal, ma in campionato venne superato dal Manchester United, mentre in Champions League venne eliminato nelle semifinali, ai calci di rigore, dai connazionali del Liverpool. Il fallimento in quelli che erano gli obiettivi principali dei Blues sollevò molte critiche contro M., colpevole, secondo certuni (certamente per il presidente Abramovich), di avere sottoutilizzato l'attaccante ucraino Andriy Shevchenko, acquistato dal Milan nel 2006 per 31 milioni di sterline. Dopo altri risultati altalenanti, M. decise nel settembre 2007, di comune accordo con la società londinese, di risolvere il proprio contratto. Alla base delle dimissioni, un rapporto non ottimale con il presidente. Alla fine di maggio del 2008 il tecnico portoghese definì con l'Inter l'accordo per guidare la squadra milanese nella stagione 2008-2009. Sulla panchina dell'Inter, M. confermò la tutta la sua verve polemica, diretta spesso contro la stampa sportiva, e affermò la sua indiscussa personalità. Sul campo non andò oltre gli ottavi di finale nella Champion's League, ma ottenne al primo tentativo il titolo italiano (n. Setúbal, Portogallo 1963).